Art Advisory e transazioni d’arte , corso, online @Lettera I

Il corso The Art Advisory and Art Transactions ( Art Advisory e Transazioni d’arte) analizza lo scenario mondiale del mercato dell’arte in una prospettiva teorico-pratica, i suoi attori, cosa si vende e come si vende.

Sviluppa un’analisi specialistica del bene artistico come bene economico, delle sue peculiarità nel sistema dell’arte.

La figura chiave è quella dell’Art Advisor, visto attraverso il suo ruolo fondamentale e i cambiamenti in relazione al sistema finanziario, con particolare attenzione agli strumenti di cui si avvale per svolgere il proprio compito.

Quota di iscrizione: 570 €

 

Art Advisory e transazioni d’Arte

Il percorso si configura attraverso un approccio concreto, volto a fornire gli strumenti indispensabili per avviare le molteplici carriere che il settore dei Beni Culturali offre.

La figura professionale del consulente, o art advisor, o art ambassador viene analizzata in modo teorico e pratico, in grado innanzitutto di valutare oggettivamente le più diverse tipologie di beni artistici comprendendo l’opera in relazione alle tendenze del mercato.

Il mercato dell’arte aberrante: la distonia rispetto ad altri mercati

Il sistema dell’arte contemporanea e il suo circuito: artisti, musei, gallerie, aste

Importanza dell’indisponibilità del bene artistico

Collezionisti, speculatori, amanti dell’arte

L’Art Advisor: definizione, trattative, acquisti, preventivi, perizie

L’importanza del marchio

Art advisory e operazioni artistiche: regole, procedure, metodi di lavoro, perizie, condition report

La psicologia delle aste, i prezzi dell’arte contemporanea

Valutazione economica dell’arte, transazioni e vendita di opere d’arte, dal collezionista all’investitore

 

Contatti:

Ubicazione: via Oberdan 5, Bologna, Italia

Telefono: 051 237911

Orario d’ufficio: dal lunedì al venerdì 9:30-13:00 e 14:30-18:30

E-mail: info@letterai.it

Termini di utilizzo: qualsiasi informazione raccolta in tali occasioni sarà da noi utilizzata esclusivamente per fornirti una risposta e non sarà ceduta a terzi per nessun motivo. I tuoi dati sono protetti dal GDPR (regolamento europeo sul trattamento dei dati personali).

 

 

Please follow and like us:

ART MARKET AND ECONOMY


ART MARKET 

Sono docente  di ‘SISTEMA DELL’ARTE, ADVISORY E MERCATO‘ al Corso di Alta Formazione  “Economia e Gestione dei Beni Culturali” a Bologna.

Il Corso  è organizzato da LETTERAI Bologna, il corso rilascia :

  • Primo, Lettera i – attestato di frequenza
  • Secondo, Artedata – Attestato professionale con Crediti Formativi

PER INFORMAZIONI E PROGRAMMI DETTAGLIATI:

https://www.letterai.it/formazione/corsi-di-arte/corso-di-economia-e-gestione-dei-beni-culturali/

T. 051 237911

ECONOMIA DELL’ARTE  ART MARKET AND ECONOMY

Il corso di Alta Formazione in Economia e Gestione dei Beni Culturali nasce, in primo luogo ,  dalla necessità di associare alla padronanza del sapere umanistico lo sviluppo delle corrette competenze del marketing e del management per i beni culturali e, in secondo luogo,  per sviluppare capacità nell’ambito della Comunicazione per la Cultura.

Applicando le più innovative strategie di impresa al sistema della cultura, il corso approfondisce tre aspetti fondamentali, tra loro sinergici e complementari:

  • 1 Marketing dei Beni Culturalianalisi, definizione degli obiettivi e pianificazione delle attività per la valorizzazione del prodotto artistico nel mercato di riferimento. Ruolo e strumenti dell’Art Advisor
  • 2 Management dei Beni Culturaligestione economica dell’impresa culturale, elementi legislativi, museografia e sue applicazioni, museologia e didattica dell’arte, crowdfunding e fundraising per la cultura
  • 3 Comunicazione per il Sistema Culturalinguaggi informatici per il settore culturale e promozione dell’arte

 Oltre alle lezioni teoriche, gli allievi avranno la possibilità di partecipare alle attività promosse dal Centro Ricerca Lettera i.

Sono inoltre previste visite tecniche presso Musei, Istituzioni Culturali, Gallerie d’Arte

Lo stage finale viene organizzato, per gli studenti che ne faranno esplicita richiesta, in accordo con Istituzioni o Enti, sia su indicazione di Lettera i sia segnalati dagli stessi partecipanti.

https://www.exibart.com/mercato/the-art-market-report-2020-qualche-dato-in-tempi-di-crisi/

PROGRAMMA, ART MARKET AND ECONOMY

  • Economia e politiche di sviluppo: mercato culturale e management di riferimento
  • Istituzione culturale e responsabilità sociale
  • Sociologia del territorio
  • Area normativa e legislazione del settore
  • Attività museale: profili fiscali
  • Mercato dell’arte e bene artistico come bene economico: ruolo e strumenti dell’Art Advisor
  • La cessione delle opere d’arte: adempimenti fiscali
  • Marketing digitale e visuale: strumenti, tecniche e comunicazione dei beni culturali
  • Fundraising e Crowdfunding per la cultura: tecniche di ricerca fondi e sponsorizzazioni
  • Museologia e Neuroestetica per una nuova fruizione dei percorsi museali
  • Museografia e sue applicazioni
  • Competenze e organizzazione dei servizi didattico-educativi
  • Comunicazione interpersonale e TeamWorking

PER INFORMAZIONI

Si può  contattare via email  info@letterai.it o robertaguiduccithearttime@gmail.com,  oppure  telefonare allo 051 237911

ART MARKET AND ECONOMY

Please follow and like us:

LARA FAVARETTO, PINK ROMANCE

 

“Romanticismo rosa”. Lara Favaretto.

È un cubetto di confetti rosa che cade, confetto dopo confetto. Ricorda il minimalismo,  ma la severa rigorosa  geometria di Bob Morris si è trasformata in una sorta di torta geometrica che inizia a collassare, come una ordinaria  storia d’amore spezzata, rappresentata mentre inizia a svanire …

Non c’è tristezza, nessun dolore. Ci sono  una bellezza e una poesia metaforiche, nell’opera d’arte di Favaretto, anche in una sorta di morbido fallimento allo stadio  iniziale.

La bellezza dell’effimero, fatto di confetti, o di un totem stile  zucchero filato gigante.  Consolatori e consumabili: passeggeri, a  dispetto della struttura apparentmente solida .

Bob Morris è mutato…

Per una intervista all’artista, rimando a

https://flash—art.it/article/lara-favaretto/

Please follow and like us:

SHEILA HICKS COLOURED WORLD

La seduzione dei colori, la loro combinazione effervescente e la loro potente Aura per portare sentimenti leggeri e caldi in una stanza e un’anima.

“Riconosciuta a livello internazionale per la sua padronanza di un vocabolario tessile di scale estremamente diverse – scultura, arazzi, commissioni specifiche per spazi pubblici, ambienti di abbigliamento e uniformi recuperati, e altro – Hicks ha minuziosamente realizzato miniature nella sua carriera nomade.”, Da BGC Yale, Sheila Hicks.

Link alle sue considerazioni su Art for Venice Biennale qui:

https://youtu.be/8yk5bxjzLGw

 

Please follow and like us:

CAN YOU FEEL ME ? JOSEPH KOSUTH

 

Arte e musica a volte sono così vicine.

Ode ai cinque sensi in un’opera d’arte scritta al neon e ode ai sensi in un concept album che ha fatto la storia.

“Guardami

Sentimi

Toccami

GUARISCIMI

Ascoltandoti, ottengo la musica

Guardandoti, ho il caldo ”

(Tommy, the Who)

L’arte è uno scassinatore di anime: apre la porta della percezione.

Please follow and like us:

MARIANNA SIMNETT/ BLOOD IN MY MILK

Tempo di relax in amache rosa?

“Blood in My Milk” è la prima mostra personale istituzionale negli Stati Uniti dell’artista e riunisce le nuove modifiche multi-schermo di quattro dei più importanti lavori di Simnett realizzati fino ad oggi.

Nelle parole di Ben Eastham: “Il lavoro di Simnett è” surrealista “alla maniera di Un Chien Andalou (1929), tagliando bruscamente  le immagini per favorire le associazioni da incubo. Influenzata nei suoi primi lavori dalla politica corporea della “seconda ondata” del femminismo (tiene libri di schizzi pieni di omaggi a Jenny Holzer, Barbara Kruger e Cindy Sherman), il suo lavoro propone di situare il corpo al centro dei dibattiti sulla società e il sè, sempre più preoccupato da reti immateriali e identità non corporee “(Frieze.com).

Marianna Simnett affronta  i temi del corpo e del Sé attraverso un’opera d’arte incantevole: così femminile e tenera, ma anche ansiosa sui temi dell’Identità e  della personalità della donna, attraverso il suo universo filmico.

Un lavoro brillante, ‘morbido’ ma forte.

GRAZIE A #lssartadvisory.  LA FOTO: Per gentile concessione dell’artista e Jerwood / FVU Awards

 

 

Please follow and like us:

DANAE DA TIZIANO IN POI: CAMBIAMENTI

Il mito di Danae in una performance.

C’è una stanza, con una macchina, in modo che quando vai al centro esatto, una pioggia d’oro ti cade addosso, mentre gli ombrelli trasparenti ti proteggono …

L’oro è il corpo metamorfico di Zeus da cui Danae ha dato alla luce Perseo.

Danae, in questa nuova interpretazione del mito, è ogni donna, che può essere parte della performance, in grado di  dare alla luce se stessa, prima di tutto, nella mente dell’artista.

I miti sono vivi ed eterni, anche se il loro significato cambia con il tempo e lo spazio.

Ovidio è ancora vivo, qui e poi. Ma una donna dà alla luce se stessa, prima di tutto, nella  reinterpretazione contemporanea.

 

Please follow and like us:

ARE YOU REALLY HAPPY? MIART

Penso che dietro molte opere d’arte, in letteratura, arti visive, musica e così via, ci sia la stessa domanda fondamentale sulla vita: sei davvero felice?

Ogni artista offre visioni e interpretazioni diverse. Nessuno fornisce soluzioni perché l’arte riguarda domande e idee, ma non è un teorema.

Quest’ opera  va direttamente, in modo concettuale, al punto: siamo noi stessi allo specchio, a indagare  su Identità e sentimenti.

La parola VERAMENTE è il punto di partenza verso un cambiamento e un’evoluzione …

Il Sé allo specchio, in pratica, per vedere cosa c’è dietro! Un tributo concettuale allo psicanalista  Lacan.

Intrigante, essenziale,

 

Please follow and like us:

FARFALLE NELL’ARTE CONTEMPORANEA

FARFALLE DA ODILON REDON …come simbolo di effimero?

Un trittico.

Nel Medioevo si trattava di argomenti sacri, storie bibliche, temi dei santi, o raffigurazionin della “vanitas”, vanità della vita fisica.

Oggi, Damien Hirst mette in trittico  le sue bellissime farfalle morte come un simbolo, che mescola l’idea della Bellezza alla paura e alla rimozione della morte nella nostra era.

C’è bellezza nella morte? O la bellezza è un modo per sfuggire a quella spaventosa sensazione di fine fisica?

Un trittico postmoderno parla di un cliché: l’eros e la morte. I miti si scontrano nel lavoro di Hirst.

Come nel suo Mandala ispirato all’oriente.

Una sorta di nuova religione che usa i linguaggi dell’arte.

Butteflies. Farfalle.

Dal Rinascimento a Damien Hirst, direttamente da Fiac Paris, un’altra opera che mostra bellezza e cose effimere della vita attraverso questa creatura elegante e fragile.

È dentro una gabbia? O è solo una scatola per protezione? Forse entrambi … la protezione può diventare gabbia qualche volta e una gabbia può essere avvertita come protettiva …. yin e yang. Opposizioni insondabili, mutevoli.

Tra la pittura e i colori di un nuovo paesaggio, queste  farfalle sono un simbolo da secoli di cose che passano: vita, amore, ricordi, sogni.

È un po’ come dipingere il piacere di essere ‘blues’, malinconici … il sottile piacere di essere tristi, come diceva un letterato,  a patto non duri più di  15 minuti:  Warhol, re dell’effimero reso eterno, ha dato tempi precisi all’ineffabile …

RG

 

 

Please follow and like us:

ARTE E MODA CONNESSE : KLIMT / GALLIANO

Arte e Moda in connessione.

Connessioni floreali, ma anche metamorfiche.

In un mondo in cui lo star system e il sistema moda sono così rilevanti, la moda guarda l’arte per carpirle un po’ del suo tocco sublime, ultramondano.

John Galliano 2004 versus Gustave Klimt, inizio del XX secolo : in entrambi i casi, capi come girasoli, tessuti come piccoli fiori in 3d. Metamorfosi totali: donne tramutate in tesori botanici .

 

A dire il vero,  Klimt offre a chi guarda una pianta con un tappeto di fiori coloratissimi e aggraziati come pois alle sue radici;pianta di girasole. L’impostazione è tale però che nessuno vede una pianta, ma una delle sue donne dalle vesti lunghe  a trapezio, sontuose ma lineari, botticelliane con colori più accesi, fauve.

Il patchwork di diversi fiori  e diverse piante diventa patchwork di tessuti diversi, con fantasie svariate minuziosamente naturalistiche, un girasole  come copricapo che fa dimenticare il capo della donna , come un residuo di umane fattezze.

 

Letteralmente, una metamorfosi è un varcare, andare oltre la forma, sconfinare. Donne botaniche o piante umanizzate, resta il fatto che il patchwork floreale strizza l’occhio a un rinascimento di forme leggiadre ma oltraggiose, femminili ma assertive.

Più flora, che fauna, sulla tela come sulla catwalk.

 

Please follow and like us: