CONNESSIONI/ arte contemporanea: pensiero differente

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

A volte, questo è esattamente ciò che la gente pensa dell’arte contemporanea: ‘non entrare, pericolo’.

Sì, pericolo.

E’ una porta per aprire bocca, il cuore e l’io più nascosto a individui e società.

E’ un giocatore d’azzardo, l’arte, a volte. E’ una connessione, non una disconnessione : scommette sempre sul fatto che ci sia ‘corrente elettrica’ nel circuito  per far girare questa energia il più possibile.

L’arte, però, dice ‘non entrare’ alla comfort zone, alla mancanza di rischio e alla paura.

L’arte è percezione e un sentiero per ‘pensare differente ‘.

  • Grazie a Marzia de Barbieri per la fotografia da Chicago.
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CONNESSIONI / comunication breakdown!

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

Joana Vasconcelos è una sorta di ‘ comunication breakdown’ ( led zeppelin, nda), un crollo di comunicazione.

Le connessioni sono rischiose : a livello di comunicazione telefonica, qualche volta  accade un blackout umano. Le relazioni possono virare verso una sorta di incubo e il gioco finisce.

L’arte sa esprimere al meglio , in un ‘immagine che  è un ‘ bang’ fumettistico, questa chiusura del flusso di comunicazione, questi telefoni chiusi, sollevati.

A ben guardare,  il complesso di vecchi telefoni con il filo  e rovesciati sono…. visivamente… una pistola!!!

Assemblaggi ironici ma taglienti come rasoi.

 

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CONNESSIONI / damien hirst : l'incredibile storyteller

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

Damien Hirst, tesoro dal battello dell’incredibile.

Arte come arte del raccontare storie ( storytelling) : qualunque cosa si voglia credere, diventa vera.

E’ tutto inerente all’immaginazione, al gioco e a un’ attitudine postmoderna.

Non ci sono confini tra vero e falso, in un tributo all’arte classica, mediante un divertente gioco post classico, intriso di omaggi a tutte le epoche, fino al fumetto di Disney.

Si tratta di creare arte con Duchamp in testa, che sovrasta il pensiero e la fantasia dell’artista, Warhol negli occhi e ironia nell’anima.

E’ Dafne trasformata in una creatura di Hirst.

Gioca , se ti va, dice il cantastorie. E’ storia dell’arte che diventa rock puro.

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CONNESSONI / anish kapoor’s velvet knife

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

Up down shadow, si chiama questo lavoro nel colore brand  di Kapoor, il rosso India. Simula un foro nel pavimento e un movimento obliquo di ‘su e giù’ che alimenterebbe tale buco .

Cera e legno, morbidezza e durezza, software e hardware direbbero Mc Luhan e Renato Barilli , tenerezza e durezza , immobillità e dinamismo.

Rosso : come il sangue, la passione , la morte, la vita. In opposizione al bianco puro , mistico, come in un lavoro noto di Tapiès, un letto rosso con un cuore e un letto bianco, l’amore passionale e l’amore coniugale, qui all’essenza filosofica del significato cromatico.

Up down shadow : tagliente, ma come una lama di velluto.

 

 

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CONNESSIONI /mai più, dice tracey emin

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

A volte l’arte visiva è un gioco di media mischiati, connessi tra loro. Un gioco, tout court.

Qui, abbiamo davanti a noi una sorta di diario segreto, così veloce e facile quanto può esserlo una nota in un post-it appiccicato al tavolo o al forno di casa : ‘ricordati di non rifarlo ancora !’.

E’ un mondo di visioni interiori che salgono in superficie, come diceva il poeta, Hugo von Hoffmansthal: la profondità si nasconde. Dove? In superficie. Nulla di ciò che ha valore può giacere troppo a lungo nell’inconscio, pena una nevrosi esistenziale. Per evitarla, Emin scrive, scrive, scrive le note del suo cuore, come una teen-ager terrible dell’arte, con la bellezza e l’ironia dell’artista saggia perchè ispirata. Un rock-and-roll diary series con un tocco di concettualismo al neon

Pensieri illuminati : è un ‘do not forget’, non dimenticare, per collezionisti di storie d’amore infrante , quantomeno frangibili, oltre che collezionisti di opere d’arte.

D’altra parte, collezionare è immortalare e a volte riempire vuoti . Il collezionista di Emin parte dal cuore, dall’intimità.

Chi trova corrispondenza in Tracey, ha bisogno di un inner circle estetico e vitale, quel circolo degli intimi che somiglia tanto all’allegra brigata di Boccaccio.

E nessuno come Emin sa parlare questo linguaggio, da ex enfante prodige divenuta saggia con l’arte, ma sempre rock&roll.

RG

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CONNESSIONI/l'imperfezione è perfezione

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

Moltissima arte, dal XX secolo , si esprime attraverso il linguaggio verbale, sceglie le parole.

Dai ‘calligrammes’ di apollinairiana memoria all’arte concettuale, è un click facilissimo, un pulsante gettonatissimo e di grande attrattiva .

Forse perchè  l’uomo dell’ era postmoderna è , come dice una nota band, ‘dazed and confused’, stordito e confuso, ma ha altrettanto bisogno di esprimere se stesso, magari in aforismi interrogatori e ambigui, magari in aforismi assertivi per vincere queste paure di caos, di incompiutezza, di slittamento identitario.

Non perfezione, no : ma sentimenti, sensazioni , quel ‘sentire ‘ del brano Tommy degli Who, concept album che per primo invitava a ‘sentire, ascoltare, toccare, guardare’. Sentire, principalmente, con qualunque mezzo .

Per favore, sentimi, in tutta la mia imperfezione umana, in tutte le mie emozioni e i miei umori.

Umano, troppo umano, ma meglio che anestetizzato da clichè, silenzi e imposizioni.

Se si seguono gli artisti nelle loro domande e desideri, posso aiutarci e allo stesso tempo dare bellezza e intensità .

Una bellezza imperfetta, attuale, che si incastri con le nostre amate e coltivate contraddizioni.

RG

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