CONNESSIONI/ yves klein

Molta arte ispira perchè è come una sorta di scommessa : cambia la nostra percezione, è come bussare alla porta, una porta aperta su visioni differenti, differenti approcci all’arte stessa, alla vita, all’identità, alle relazioni.

In questa sezione, un po’ di arte ispirante di diversi artisti, periodi e Paesi. In comune, un fattore molto potente : il pensiero differente.

 

Yves, le bleu.

Una ricerca dell’infinito attraverso un pigmento accecante e profondo, una chiave di lettura zen nel mondo occidentale.

Le sue ‘antropometrie’ non sono solo un tributo alla bellezza femminile, ma una danza con l’Universo, una sorta di ‘crystal ship’ dei Doors tramutata da musica ad arte visiva.

E’ la ‘signora elettrica’ di Jim Morrison a colori, l’energia dell’universo dentro una danza mistica fatta di tracce femminili, musica ( ad esempio l’orchestra presente) e carne pura.

E’ materia e anima, pieno e vuoto, visibile ed invisibile.

E’ l’energia della rivoluzione anni sessanta, un lancio nel vuoto (kleiniano) per trovare il pieno .

Rimanda ai cut-outs di Matisse, ma qui non si hanno carte ritagliate e incollate , si ha la performance di corpi imbrattati di pigmento blu Klein che rotolano sulla tela, la carta o altro supporto. La tela è un residuo, il relitto di un’epoca, quella moderna, la memoria  della danza di carne e anima delle modelle.

Blu, oltre.

 

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